A ritmo di Reggae, Giamaica!


Quando si parla di un viaggio si vorrebbero trasmettere emozioni e sensazioni vissute, rendere partecipi tutti della felicità che quei posti così lontani ti hanno trasmesso, ma non è così semplice. Parlare dell'ultimo viaggio intrapreso quest'estate e riuscire a farvi vivere insieme a noi un paese così diverso dal nostro so già che non sarà facile, ma in ogni caso mi piacerebbe raccontarvi qualcosa che và al di là delle solite informazioni geografiche che si trovano in tutte le guide turistiche in commercio.
Chi di voi non ha mai sentito nominare un'isola dal nome GIAMAICA? In pochi penso.

Molti di noi associano la Giamaica a due cose, anzi tre, in inglese le tre R "REGGAE - REEFER (spinello) - RUM", in effetti, sono tre costanti che non vi abbandoneranno mai mentre soggiornate in questo paese.


 ☼☼☼ Il REGGAE o meglio il mito "Bob Marley" si incontra per la prima volta mentre si scende dall'aereo, gli altoparlanti diffondono per tutto l'aeroporto le sue canzoni, le pareti dei vari corridoi vi ricordano che Bob è la Giamaica e d'ora in avanti le vostre giornate saranno scandite con le note delle sue canzoni. "ONE LOVE" sarà la colonna sonora di questo viaggio e mentre vi scrivo lo è anche di questo racconto, " ONE LOVE" è una sorta di inno nazionale è un saluto dei locali è la mia Giamaica.





☼☼☼ REEFER = GANJA = marijuana.
Volenti o nolenti è un'altra costante così come recitano le cartoline:
GANJA WITH ONE LOVE FROM GIAMAICA
Così mentre passeggiate tranquillamente sulla spiaggia la prima cosa che vi proporranno di acquistare sarà la Ganja e solo dopo i vari souvenir, se in albergo date la mancia alla vostra cameriera non stupitevi di trovarvi in camera uno spinello come grazie, e se andate a visitare la casa di Bob Marley quale migliore conclusione di finire all'interno di una piantagione di marijuana ?!!! E infine se non fumate e non avete mai fumato in vita vostra come la sottoscritta vi assicuro che riuscirete lo stesso a provare gli effetti di questa pianta, vi chiedete come? Andate a visitare la casa di Bob Marley e scoprirete che trovarvi immersi nelle nuvole di fumo di tanti fumatori di ganja ha gli stessi effetti se non peggiori di chi in quell'istante sta fumando!!!!






RUM. Se da noi in Italia il barman ha il braccino corto nel mettere il rum nei cocktail, qui il problema non sussiste, ma del resto in gran parte dei paesi caraibici.


















Una piccola parentesi meritano i Giamaicani, se avete visitato altri luoghi dei caraibi come Cuba, Messico, Santo Domingo, non immaginatevi di trovare qui lo stesso calore e allegria di questi popoli. I giamaicani sono persone che continuano a portarsi dentro il peso di secoli di colonizzazione e schiavitù, e nonostante il sorriso e la battuta pronta nutrono nei confronti dei bianchi un'avversione non molto celata e in alcuni frangenti alquanto palese. Inoltre non criticate mai Bob Marley, si rischia la lite, parafrasando una celebre pubblicità "Toccatemi tutto ma non Bob Marley".




Quando uscite dall'aeroporto e l'aria umida dei tropici vi accoglie come un asciugacapelli sparato in faccia e grondate di sudore non pensate che sia la cosa peggiore, perché dovete ancora fare i conti con le strade giamaicane, il transfer in albergo sarà la ciliegina sulla torta prima del meritato riposo. Le strade sono un cantiere aperto un insieme di buche e sterrati quanto tempo pensate che occorra per percorrere 100 km? Un'ora, due …. Tre… no QUATTRO, allora 12 ore per arrivare da Milano in Giamaica e 4 ore per 100KM!! C'è qualcosa che non và in questa proporzione, ma sì, chi se ne frega siamo in vacanza, lasciamo perdere le proporzioni e caliamoci nell'atmosfera che ormai ci sta avvolgendo, in fondo non possiamo pretendere le stesse cose lasciate in Italia! Col tempo quando rientriamo a casa apprezzeremo certamente di più tutto quello che diamo per scontato e superfluo e ci ritroveremo a pensare che c'è chi sta peggio di noi ma riesce a vivere meglio di noi.


Il nostro quartier generale ossia il nostro albergo si trova a Ocho Rios, località famosa per le sue magnifiche cascate le Dunn's River Falls. Naturalmente non potevamo farci scappare l'occasione di visitarle. Sono state il primo impatto con la meravigliosa natura che quest'isola sa offrire. Si tratta dell'attrazione più famosa della Giamaica e si può facilmente capire dalla folla che si incontra. L'ambiente che ci circonda è un quadro d'autore, le cascate degradano per 180 metri fino al mare formando una serie di scalini calcarei che a loro volta danno origine a una serie di cascate e laghetti. Ci troviamo circondati dalla foresta pluviale da fiori che attirano la nostra attenzione per la particolarità delle loro forme e per i colori così accesi che restiamo ipnotizzati. Seguiamo il flusso della corrente umana che si dirige all'interno delle cascate. Ci ritroviamo a scalarle, lentamente per non scivolare, qualche volta perdendo l'equilibrio, e infine lasciandoci cadere all'interno di un laghetto con le spalle immerse nel salto d'acqua dello scalino superiore provando l'ebbrezza di un idromassaggio che non ha eguali, siamo circondati da alberi che non ci permettono di vedere il cielo siamo immersi in un'acqua fresca e cristallina e vorremmo restare così per un tempo indefinito ma la voce della guida ci richiama alla realtà.

Altra tappa del nostro viaggio la casa di Bob Marley. Altra meta cult, dell'isola.

Ci siamo detti "veniamo in Giamaica e non visitiamo la casa di Bob?" non è possibile, c'è chi viene qua solo per questo, va bè andiamo anche noi. Da Ocho Rios si arriva tranquillamente in circa mezz'ora quaranta minuti. Salendo sempre più in alto si viene avvolti come al solito dalla foresta e si resta incollati al finestrino osservando tutto ciò che ci circonda fino a quando non appare Nine Miles, così si chiama il paesino che diede i natali a Bob Marley, talmente piccolo che non verrebbe menzionato neppure sulle carte geografiche se non fosse per l'illustre personaggio che vi nacque. Quando si arriva alla biglietteria si può notare l'esposizione di spinelli e che fa bella mostra di sé per essere acquistata insieme ai biglietti d'ingresso o forse e meglio dire prima dei biglietti d'ingresso.

Una volta dentro superato il classico negozio di souvenir ci ritroviamo all'interno di un bar con tutti i cimeli di Bob, dischi d'oro, foto, filmati, il suo pianoforte e infinite nuvole di fumo che ci avvolgono come prosciutti affumicati e non tardano a farsi sentire gli effetti collaterali, Chissà perché mi sento così euforica???!!!! Nel piazzale antistante, un vecchio suona con una chitarra i brani di Bob la guida ci dice che si tratta dello zio di Marley, niente di meno che colui che regalò la prima chitarra al futuro mito (naturalmente doveroso lasciare la mancia!!!). Sarà poi vero?!! Qui sembra tutto una macchina cattura soldi studiata ad ok per i soliti turisti c'è odore di bruciato e non solo per i tanti spinelli che si consumano.

Attendiamo la nostra guida, un rasta che si sarà fumato un'intera piantagione, per farci visitare la mitica casa. Veniamo prontamente avvisati che all'interno non si possono effettuare riprese e che dentro la casa e la tomba di Bob si entra rigorosamente scalzi in segno di rispetto! D'accordo col rispetto ma io lo trovo esagerato si tratta pur sempre della casa di una persona non di una chiesa o un tempio di qualche divinità. Il giro è molto breve una capanna con una stanza da letto dove nacque Bob Marley e antistante una stanza dove giace Bob Marley con tanti ricordini dei fans provenienti da mezzo mondo. Mi chiedo tutto qui? Si tutto qui finita la corsa si scende e si rientra in albergo.

Ma prima di rientrare c'è una tappa extra escursione, la famosa piantagione di marijuana, al modico?!!!!! Costo suppletivo di 5 dollari cadauno. Ci ritroviamo a passare all'interno di alte piante di marijuana mentre ci viene riferito che questa è una sorta di porto franco dell'erba in quanto la polizia in ossequiosa riverenza al mitico Bob non effettua controlli perciò ci si sbizzarrisce con la coltivazione. MAH?!! Naturalmente c'è chi ne approfitta per fare acquisti e chi riceve la ricompensa per aver portato altri polli a spennare (parlo della nostra guida che ha ricevuto lauta ricompensa in marijuana!)

 Ultima tappa del nostro viaggio ma prima per emozioni e bellezza dei luoghi!
Nuovamente a bordo del nostro pulmino ci dirigiamo a Port Antonio. Quattro ore di bus interminabili tra scossoni e curve, inerpicandoci per le Blu Mountains (sono realmente blu!!! Il colore è dovuto ad alcuni alberi che vi crescono)e finalmente si arriva. Port Antonio fa parte della regione di Portland, se si vuole conoscere il paradiso consiglio vivamente di arrivare fin qui, perché dopo quattro ore d'inferno sulle strade giamaicane vi si apriranno le porte del paradiso. Per molti è la parte più autentica e genuina della Giamaica e io non posso che essere d'accordo con loro. Turisticamente non è la parte più sviluppata ebbe la sua fortuna soprattutto negli anni 60, quando fu scoperta dai divi di Hollywood che la elessero meta rinomata delle loro vacanze ma poi fu lentamente abbandonata. Ci rechiamo alla celebre Blu Lagoon, e ci ritroviamo immersi sul set del celebre film Laguna Blu, il panorama toglie il fiato tanta la bellezza, pensavo che posti simili potessero esistere solo nell'immaginario umano ma vi assicuro che non è così.



La giornata con uno splendido sole ci permette di ammirare gli i magnifici colori di questa laguna, un cerchio di acqua dal colore blu intenso e cristallino che sprofonda per circa 60 metri circondata da un intrico di alberi e liane che fa da cornice. Per un istante ci sentiamo persi nell'eden, se Dio ha creato il paradiso questo ne è sicuramente un pezzo, non ci sono parole per descrivere tanta bellezza e tante emozioni ancora adesso mi sento smarrita a rivedere le foto che la ritraggono. Proviamo l'ebbrezza di nuotare anche noi come Brooke Shields nella splendida laguna e veniamo avvolti dalle correnti che ci cullano e ci trasportano in un sogno beato! Per pranzo ci aspetta un altro luogo da favola, si tratta della Dragon Bay.



Splendida baia dove Tom Cruise girò il film Cocktail, (mai Visto!!), si tratta di una magnifica insenatura ma la cosa che ci sorprende di più e il fiume che vi sfocia, mai vista acqua così limpida e trasparente! Naturalmente vegetazione rigogliosa e indescrivibile. Per finire abbiamo disceso il Rio Grande sulle zattere che venivano usate per trasportare a mare le banane. Si tratta di zattere costruite con le canne di bambù che ospitano due persone. La navigazione è durata 2 ore ci viene spiegato che normalmente dura meno ma in questi giorni le piogge sono scarse e il fiume ne ha risentito, così il nostro capitano ha dovuto faticare veramente tanto per portarci a destinazione. I paesaggi che si incontrano sono magnifici, immense distese di canne di bambù e bananeti, un'acqua limpida e trasparente che fa impallidire il mare, mi sento un po' Alice nel paese delle meraviglie vi prego non svegliatemi da questo sogno.


Ma come tutte le cose belle prima o poi finiscono e così fatte le valigie ci ritroviamo in aereo a sorvolare questo splendido paradiso!!!

Commenti

Post popolari in questo blog

Porto Flavia, una miniera di ricordi

Oristano e la sua Sartiglia

Madagascar sogno d'Africa