Emozioni Dominicane "Punta Cana"
Nuovamente in viaggio, nuovamente qui a cercare di trasmettervi almeno in parte ciò che ha rappresentato per me questa esperienza dominicana.
Lo scorso novembre ci imbarchiamo su un volo Air France alla volta della Repubblica Dominicana. Per noi non è la prima volta in questo paese, ci siamo già stati nel 2005, ma considerando che ci sono ancora diversi luoghi da visitare ci concediamo il bis.
Meta del nostro viaggio Punta Cana.
Come inizio il nostro viaggio ci riserva subito una sorpresa per niente simpatica. Il nostro tour operator, nell’emettere i biglietti aerei ha preso una grande cantonata!!!!
Ebbene sì, mentre sui nostri voucher avevamo indicato come aeroporto di destinazione Punta Cana il biglietto è stato emesso su Santo Domingo città. Naturalmente nessuno ci aveva avvisati, così, tutti contenti ci avviamo verso le scalette dell’aereo a Punta Cana e ……………… sorpresa delle sorprese un addetto delle autorità aeroportuali ci chiede:
"per favore mostratemi la carta d’imbarco".
Tutta convinta, gli mostro la carta d’imbarco e mi sento dire:
"lei non può scendere il suo biglietto è su Santo Domingo".
In preda ad una crisi di nervi, cerco di spiegare che non è possibile, io devo scendere a Punta Cana il mio albergo si trova là e ho i transfer da Punta cana. Niente da fare. Siamo dovuti restare a bordo e ripartire per Santo Domingo, nella speranza che qualcuno ci venisse a prendere.
Mentre guardavo dal finestrino allontanarsi l’aeroporto di Punta Cana mi chiedevo:
"ma si può essere più rimbecilliti di chi ha emesso questo biglietto!!!!!!"
Morale della favola ci siamo fatti 4 ore di trasferimento sotto un violento acquazzone tropicale, con la pioggia che penetrava da non so dove dentro il pulmino, per ritornare a Punta Cana…. Mi sembrava di vivere un episodio della saga del Rag. Ugo Fantozzi!!!!
Il mattino seguente siamo impazienti di scendere in spiaggia, così colazione iper veloce e via…. Non ci sono molte parole per descrivere la spiaggia di Punta Cana, una è sufficiente e rende l’idea B E L L I S S I M A. Punta Cana e Bavaro (la nostra spiaggia) si trovano a sud est della repubblica dominicana. La prima si estende per circa 10 km e Bavaro ne costituisce una delle sue estremità. Una distesa ininterrotta di sabbia bianchissima, mare turchese, palmenti che incorniciano il tutto. Viene definita una delle 10 spiagge più belle al mondo, non posso che concordare con questa affermazione. Playa Bavaro possiede un vantaggio considerevole, la barriera corallina. Questo fa sì che le sue acque siano balneabili 365 giorni su 365. Passeggiare su e giù per questa spiaggia riesce a regalarci non solo paesaggi da immortalare nelle nostre foto, ma anche un contatto con le persone locali. Come in tutte le località turistiche si viene spesso fermati dai venditori di souvenir, o dalle ragazze che ti vogliono fare treccine su treccine. Ma il modo di fare di queste persone non è mai invadente, capita così di fermarti a conversare con loro e scoprire che ti hanno lasciato dentro qualcosa che non si può comprare "la loro gioia, la loro simpatia" cose senza prezzo!!!!! La quasi totalità della spiaggia è un susseguirsi di mega resort, metri cubi e metri cubi di cemento con risultati alcune volte devastanti….. Non è però difficile, trovare dei deliziosi angoli ancora incontaminati. Chissà come era bella Punta Cana prima che il turismo di massa la invadesse…….
L’esperienza più bella di tutto il viaggio, ci viene regalata con l’escursione all’interno della provincia che ci ospita. Avendo già visto Saona e Santo Domingo città, questa volta decidiamo di abbandonare il mare e inoltrarci nell’entroterra dominicano. Ad attenderci la mattina un enorme camion 6×6. Si preannuncia una fantastica giornata.
La nostra prima tappa è una scuola elementare. Il giorno precedente abbiamo svaligiato il market del villaggio alla ricerca di caramelle e biscottini da lasciare nella scuola. Percorriamo un dedalo di strade che si snodano tra paesetti e piantagioni di canna da zucchero ed eccoci arrivati. La scuola è un unico grande stanzone, le lezioni sono suddivise in tre o quattro turni per permettere a tutti di studiare. Quando entro nella stanza non riesco a non commuovermi, vedere quei bimbi è un tuffo al cuore. Non prendono più di una caramella, rispondendoti che una va bene, è sufficiente. La loro dignità la loro compostezza dovrebbe essere un esempio per molti bimbi che possiedono molto di più e non riescono mai ad essere contenti. Ancora adesso, mentre scrivo, non riesco a scordarmi quegli sguardi, quegli occhi grandi e neri che ti guadavano e ti sorridevano ….. le bambine, con le divise e le treccine fermate dalle palline colorate, che ti salutavano agitando la mano e cantando una canzoncina.. La visita è finita siamo nuovamente in marcia.
Mentre il vento e qualche volta la pioggia ci schiaffeggia il viso, attraversiamo un paio di paesini. Case colorate..macellerie open air un via vai di motorini, questo è quello che i nostri occhi riescono a vedere e la nostra mente a immagazzinare per non scordare più! Giungiamo a Higuey. Cittadina famosa per lo più per la basilica di Nuestra Senora de la Altagracia. Ci fermiamo qualche minuto per visitare la basilica. Non aspettatevi una chiesa del periodo coloniale, rimarreste delusi. Si tratta di una basilica ultra moderna finita di costruire nel 1956, il suo interno è freddo le pareti sono di nudo cemento la volta è altissima. L’architettura non è il massimo. Per i dominicani questa è una delle chiese più importanti, arrivano infatti da tutte le parti dell’isola per rendere omaggio alla Madonna di Altagracia, raffigurata in una piccola immagine custodita dentro una teca di vetro. Secondo la leggenda, un vecchio viandante, ricevette cibo e riparo presso l’antica chiesa di Higuey, nel frattempo una bimba gravemente malata guarì miracolosamente. Il mattino seguente quando il vecchio partì, lasciò una piccola immagine della Madonna, che da allora viene venerata e pare abbia dispensato diverse grazie.
Dopo la sosta ad Higuey ci fermiamo in una fattoria. Possiamo assistere ad una simulazione della lotta fra galli, sport nazionale a Santo Domingo. Inoltre ci viene fornita una degustazione di prodotti locali…. Cacao… Caffè…. Vaniglia…. Zucchero di canna. Dopo la degustazione non poteva mancare la vendita, (classico di tutte queste soste in qualsiasi parte del globo), per la prima volta facciamo acquisti caffè, cacao e vaniglia. Mi dispiace non potervi far sentire questi aromi, non sono assimilabili a nessuno dei nostri prodotti industriali anche se costosi e ultra famosi.Finalmente è giunta l’ora di pranzo. Ci fermiamo in una sorta di agriturismo e prima di pranzo ci fanno provare l’ebbrezza di una passeggiata a cavallo nelle campagne dominicane. Siamo avvolti dal verde, nell’aria c’è un profumo di erba fresca e terra bagnata dalla pioggia.
Fine del break si continua l’avventura.Ci consigliano di allacciare le cinture di sicurezza e subito capisco il perché. Ci stiamo inerpicando su per le montagne, irte salite e discese mozzafiato si susseguono, sembra di stare sulle montagne russe. Gli alberi ci avvolgono è un’apoteosi della natura. Qua e là sparse nel verde si intravedono delle fattorie, i bimbi per strada fanno a gara per poterci salutare e regalare un sorriso. E’ gioia allo stato puro… sono sensazioni che non si possono descrivere ….
Stiamo arrivando all’ultima tappa del nostro giro la spiaggia di Macao. Non riesco a capire perché la nostra guida continua a urlare
" LO FACCIAMO, LO FACCIAMO!!!!!"
ben presto dopo un SIII collettivo, mi trovo completamente bagnata. Lungo la strada c’era un’enorme pozzanghera il camion prende velocità e riesco a capire cosa voleva dire LO FACCIAMO! La spiaggia di Macao ci regala un altro scorcio da cartolina.
Chi soggiorna a Punta Cana, certamente visiterà il Manati Park. Facilmente raggiungibile grazie al servizio di transfer, offerto gratuitamente, dallo stesso parco ad orari prestabiliti.
I bus passano davanti le reception di tutti i resort invogliando molti turisti alla visita. Anche noi ci lasciamo tentare. Il bus arriva con qualche minuto di ritardo, ma chi ci fa caso qui è normale e subito riesce a mettere allegria. Musica caraibica a tutto volume e colori sgargianti dipingono tutta la carrozzeria….. In circa 15 minuti si arriva al parco. Obbligatorio scattare una foto con pappagallo o serpente altrimenti non ti lascano entrare. All’uscita vi attendono per vendervi la foto, che nel mio caso non è stata acquistata più che altro per una questione di principio. Per prima cosa il programma prevede lo spettacolo dei leoni marini e delfini. Non mi sono divertita particolarmente, per il semplice fatto che vedere gli animali fare certe cose mi mette tristezza…. Questa è una mia opinione personale, oggettivamente lo spettacolo era molto valido. In giro per il parco si possono vedere diverse specie di animali… Un ampio spazio è dedicato alle iguane, ce ne sono veramente tante. Sono collocate in una sorta di fossa e si possono ammirare da sopra un ponticello. In un’altra zona è situata la nursery per le baby iguane.
Oltre a queste ci sono due o tre coccodrilli, tartarughe, fenicotteri, pellicani, criceti dei bellissimi pappagalli e i cavalli. Oltre allo spettacolo con i delfini il parco propone uno spettacolo con i pappagalli, uno con i cavalli e uno di danze tainos. Non immaginatevi un parco immenso dove passarci un’intera giornata diciamo che mezza giornata è più che sufficiente sia per visitarlo che per assistere agli spettacoli, (compresi nel prezzo d’ingresso).
La nostra esperienza dominicana è giunta al termine, ci ha regalato scenari stupendi ricordi indelebili.. ci ha fatto riflettere e insegnato qualcosa in più. Come disse la nostra guida durante l’escursione: viviamo alla giornata, il passato è passato, il futuro? Siamo troppo poveri per permetterci di programmarlo. Il presente è la nostra vita, possiamo viverlo o cercare di viverlo nel migliore dei modi traendo il massimo da ogni singolo attimo… per questo siamo sempre allegri, essere tristi è sprecare un attimo della nostra esistenza!
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